La crescita prevista per i prossimi anni non sarà esattamente esplosiva ma, si spiega, è soprattutto sul lungo termine che questo mercato offre le maggiori opportunità. Il fotovoltaico su tetto, che specie nei primi anni farà la parte del leone nonostante una crescita in termini di fatturato frenata dal calo dei prezzi previsti, è infatti tra le diverse tecnologie considerate l’unica già affermata, mentre storage domestico, domotica e interfaccia per i veicoli elettrici stanno ancora muovendo i primi passi.
Tutto dovrebbe accelerare verso la fine del periodo esaminato. Sarà infatti la sinergiatra le varie tecnologie a fare da traino: ad esempio il fotovoltaico su tetto spingerà i proprietari a dotarsi di accumuli e la diffusione dei veicoli elettrici renderà più convenienti le tecnologie per produrre e gestire in casa i kWh consumati. Tra i propulsori della diffusione delle tecnologie per l’energia “domestica”, ovviamente, ci sono gli sviluppi tecnologici e i cali di prezzo previsti.
Il fotovoltaico – si mostra in un altro report, quello UBS di cui sopra – anche senza incentivi è spesso già adesso conveniente rispetto all’acquisto dell’elettricità dalla rete. Il costo dei sistemi di accumulo, in particolare della batterie al litio, si prevede,calerà del 50% entro il 2020 e del 75% entro il 2025, mentre i veicoli elettrici già entro 5 anni costeranno tanto quanto quelli con motore a combustione (salvo far risparmiare circa 2000 euro l’anno di carburante per auto). La previsione è che questa tipologia di mezzi arrivi a coprire il 10% del parco veicoli europeo entro il 2025.
In paesi come l’Italia e la Germania, con costi dell’elettricità al dettaglio relativamente alti, già ora adottare la combinazione fotovoltaico su tetto-storage-auto elettricasecondo UBS ha economicamente senso, ma è nel giro di 5-6 anni, con il calo dei prezzi di accumuli e veicoli elettrici di cui sopra, che questa strada diventerà veramente attraente: al 2020 si parla di payback time anche inferiori agli 8 anni conun ritorno dell’investimento del 7,6%.
Anche la coscienza dei consumatori, unita a prezzi dell’elettricità che in alcuni mercati aumenteranno, è inserita da Navigant nell’elenco dei motori della diffusione delle soluzioni per i prosumer, assieme agli incentivi messi in campo in diversi mercati. Tra gli ostacoli principali d’altra parte ci sono i costi di investimento, che per quanto in calo, restano sempre consistenti e inaccessibili a molti. Sempre nell’elenco delle barriere troviamo l’incertezza normativa, specie sui meccanismi di scambio sul posto e sull’autoconsumo.