Mini eolico e fotovoltaico, un’isola a emissioni zero

06/11/2014

Montecristo: il Parco installerà due impianti al posto della centralina a gasolio. I pannelli garantiranno elettricità agli alloggi dei custodi e della Forestale

MONTECRISTO. Il sole che sorride è sempre più vicino a Montecristo. Non è uno slogan, ma un progetto prossimo a entrare nella fase di attuazione. Presto sarà installato un pannello elicoidale e, a seguire, collocato un impianto fotovoltaico, per rispondere alle esigenze attuali di chi abitualmente ci risiede.
Montecristo, insomma, è destinata a essere sempre più un’isola “no oil”, sede ideale per l’installazione delle fonti alternative d’energia. E quali potrebbero essere per una superficie di poco più di dieci chilometri quadrati queste fonti? Il sole, per esempio, che risplende per un’alta percentuale di ore e giorni all’anno e a seguire il vento che, come succede per la vicina Pianosa, Elba e Capraia, soffia con un’alta frequenza proveniente soprattutto dai quadranti nord-est e sud-ovest, tale comunque da trasformarsi in producibilità energetica stimata tra i 3000 e i 3800 MWh annui. «Si tratta di scegliere il periodo migliore – dice Franca Zanichelli, direttrice del Parco nazionale dell’Arcipelago – per trasferire sull’isola il materiale occorrente. Dopo, si parte e si mette il tutto a regime».

Questo avverrà seguendo il progetto redatto dall’esperto Emiliano Dell’Agnello di Lucca. Fotovoltaico, dunque, e un tubo elicoidale (mini eolico) non più alto di un metro e 20 centimetri. Il primo per sostituire la centrale a gasolio che produce energia elettrica per gli alloggi del custode e del Corpo Forestale, dove è stata sistemata anche la sede museale dell’isola. Il secondo per rifornire di energia le batterie che servono per collegare l’isola con le altre “perle” del Tirreno e con il continente mediante telefonia per la trasmissione dei dati.
In questo caso si parla di una bassissima produzione di energia, che non supera un chilowatt. Per quanto riguarda, invece, il fotovoltaico, siamo sull’ordine di una produzione massima di 5 chilowatt; l’impianto sarà collocato sul retro di Villa Reale, lo spazio finora adibito a giardino. Si tratta di un punto decentrato, non facilmente visibile e sostituirà di fatto il generatore a gasolio di corrente elettrica. «Come si sa – aggiunge l’architetto De Luca che ha seguito da vicino il progetto del Parco – a Montecristo non arriva nessun cavo elettrico sottomarino, per cui occorre produrre in loco l’energia di cui si abbisogna».

L’impianto si presenterà sotto forma di diverse tettoie, al di sotto delle quali potranno essere sistemati gli attrezzi di lavoro della Guardia Forestale, il trattore e altro materiale. «Sono state rispettate tutte le procedure previste dalla legge – sottolinea ancora la direttrice del Parco – Abbiamo ricevuto tutte le autorizzazioni degli enti che hanno la giurisdizione sull’Isola. Siamo dunque nelle condizioni per agire».
Il mini eolico consiste in un piccolo pilone in prossimità dei ponti radio con al suo interno delle scanalature speciali per ottenere energia dal vento. Invece per quanto riguarda il fotovoltaico sono dei pannelli da sistemare sul retro di Villa Savoia. «Da tempo lavoriamo attorno al progetto di fare di Montecristo un’isola ecologica – conclude Franca Zanichelli – ora davvero siamo nelle condizioni di realizzare il nostro sogno e dire che esiste l’isola a impatto ambientale zero».

 

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