Austria, presto produzione serie minicentrali galleggianti

06/11/2014

Energia pulita, sempre disponibile, prodotta con metodi ingegnosi e tecnologicamente avanzati e allo stesso tempo antichi. Elettricità generata senza interventi distruttivi, leggi dighe o sbarramenti artificiali, sfruttando solo lo scorrere naturale dei fiumi. Accade o meglio accadrà presto in Austria, dove sta entrando nel vivo la fase finale, quella della produzione in serie, del progetto delle “Strom-bojen”.

E la parola d’ordine dell’iniziativa, oltre a ”boa”, è proprio ”Strom”, la corrente. Corrente del fiume Danubio che aiuterà a produrre corrente elettrica in maniera sostenibile nell’area di Wachau, splendida valle famosa per i ripidi pendii coperti di vigneti e frutteti, foreste, chiese e castelli.

Dell’area è originario anche Fritz Mondl, inventore più di un decennio fa delle Strombojen, oggi arrivate alla terza generazione dopo anni di test. Si tratta di affusolati attrezzi metallici, di colore grigio, dalla forma che ricorda quella di mini-sottomarini. Attrezzi che vengono ancorati al fondo del fiume e che sono pensati per generare elettricità grazie all’energia cinetica, sfruttando la corrente del fiume che scorre e che fa muovere un rotore da 250 cm all’interno del macchinario, il cui ”cuore” è appunto in gran parte sott’acqua. L’energia elettrica viene poi trasferita verso riva con appositi cavi. Con solo una delle ”Boje”, brevettate nel 2007 e prodotte dall’azienda ”Aqua Libre Energieentwicklungs”, si può soddisfare il fabbisogno energetico di una settantina di famiglie, ha specificato Mondl ai media austriaci. E ”il prossimo anno le prime cinque Strombojen saranno pronte” ed entreranno in funzione nella valle di Wachau, conferma ad ANSA Nuova Europa lo stesso Mondl. Lo stock, che sarà pagato dalle comunità locali, costerà poco meno di 1,5 milioni di euro, specifica l’inventore, assicurando poi che l’azienda energetica austriaca Evn ha mostrato interesse per altre quattro minicentrali galleggianti di Aqua Libre.

Mondl che ha avuto l’idea delle Strombojen ”dodici anni fa, l’abbiamo poi sviluppata per dieci anni, ricercando allo stesso tempo partner per il progetto. Dal 2005 il processo di ricerca è diventato sempre più intenso”, arrivando così alla produzione dei primi tre prototipi. Ma ora sembra arrivato il momento della riproduzione in serie della macchine per produrre energia pulita dai fiumi, senza costruire dighe o anti-ecologici sbarramenti.

Come sottolinea una nota di Evn, con 500 Strombojen si potrebbe fornire luce a 35.000 abitazioni nell’area di Wachau. Ma non è solo il Danubio che potrebbe essere sfruttato per le minicentrali elettriche galleggianti. Anche altri fiumi, più piccoli e non solo in Austria, potrebbero in futuro vedere la loro corrente usata per produrre energia in maniera innovativa.

Unico requisito, una profondità di almeno tre metri e una corrente intorno ai due metri al secondo.

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